Congiuntivite virale: cos’è, come riconoscerla e curarla
Data Pubblicazione: 17/10/2022
Data modifica: 20/10/2022
Immagine di freepik
Occhi rossi, lacrimazione continua e fastidio o prurito: eh sì, potrebbe proprio trattarsi di congiuntivite virale, un disturbo oculare molto comune.
La congiuntivite virale è un’infiammazione della congiuntiva, cioè quel sottile tessuto trasparente che riveste l’interno delle palpebre e la sclera dell’occhio. Quando è causata da virus, cioè nella maggioranza dei casi, è molto contagiosa e bisogna stare bene attenti a non trasmetterla agli altri: i virus coinvolti infatti sono molto spesso quelli dell’influenza, quindi si contrae facilmente in contesti quotidiani, come scuole, uffici o ambienti familiari; a volte, invece si tratta del virus che causa l’herpes o il morbillo.
In ogni caso, la trasmissione avviene principalmente tramite:
- contatto diretto con le mani o con superfici contaminate
- utilizzo condiviso di oggetti quali asciugamani o cosmetici e detergenti
- goccioline respiratorie (il droplet), specie in presenza di tosse o starnuti.
Come riconoscere i sintomi della congiuntivite virale?
I sintomi della congiuntivite virale sono numerosi e variano da persona a persona, ma in genere comprendono almeno 2-3 tra questi contemporaneamente:
- Arrossamento degli occhi: è uno dei segni più evidenti, spesso bilaterale
- Lacrimazione abbondante: secrezione trasparente, simile alle lacrime
- Prurito e/o bruciore
- Sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio
- Fotofobia, cioè difficoltà a tollerare la luce intensa
- Gonfiore delle palpebre
In alcuni casi, potrebbe essere più difficile capire se si tratta di congiuntivite perché i sintomi possono associarsi a quelli dell’influenza (che ne è la causa): quindi presta attenzione anche ai tuoi occhi se hai raffreddore o mal di gola, oppure i linfonodi ingrossati nella zona intorno all’orecchio.
Quanto dura la congiuntivite acuta?
La congiuntivite virale ha una durata variabile, anche in relazione al virus che l’ha causata. In genere, i sintomi iniziano a migliorare entro 7-10 giorni, ma in alcuni casi possono persistere fino a 2-3 settimane.
Ricorda che anche quando i sintomi sembrano migliorare, l’occhio potrebbe essere ancora contagioso. Per sicurezza, aspetta almeno un paio di giorni dalla completa risoluzione dei sintomi prima di tornare a condividere oggetti con altre persone.
Congiuntivite virale o batterica: come distinguerle?
Una domanda ricorre specialmente tra le mamme di bambini che frequentano l’asilo nido o la scuola dell’infanzia: come faccio a capire se si tratta di congiuntivite virale o batterica? Questo non tanto per amore di scienza, ovviamente, ma perché una congiuntivite virale comporta maggior attenzione in casa, specialmente se ci sono fratelli o sorelle nei dintorni.
Sebbene i sintomi possano sembrare simili, esistono alcune differenze distintive:
1. Congiuntivite virale:
- Secrezioni chiare e acquose
- Sintomi che iniziano in un occhio ma si diffondono facilmente all’altro
- Presenza di segni influenzali o raffreddore
- Eventualmente, linfonodi ingrossati.
2. Congiuntivite batterica:
- Secrezioni dense, giallastre o verdastre
- Palpebre “incollate” al risveglio a causa del pus
- Colpisce spesso un solo occhio.
Se non sei sicuro della diagnosi o se i sintomi peggiorano, consulta il tuo medico o un oculista: una valutazione professionale ti aiuterà a capire meglio la situazione.
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Come curare la congiuntivite acuta?
Oltre a utilizzare il collirio più adatto, come vediamo più avanti nell’articolo, ci sono dei coadiuvanti che sicuramente favoriscono la guarigione:
- Applica impacchi freddi: un panno (pulito) imbevuto di acqua fresca, magari messo in frigo, può ridurre il gonfiore e dare sollievo
- Pulisci delicatamente gli occhi con salviettine monouso o garze per rimuovere le secrezioni in eccesso
- Mantieni una buona igiene: lava le mani frequentemente e evita assolutamente di toccarti gli occhi (si possono usare anche prodotti specifici per l’igiene dell’occhio).
Bisogna invece evitare alcuni comportamenti sbagliati per non peggiorare la situazione:
- non utilizzare colliri antibiotici senza prescrizione medica: sono inutili contro i virus e possono anzi fare peggio, interferendo con la flora batterica naturale dell’occhio
- non condividere asciugamani, cuscini o cosmetici con altre persone: lo stesso vale anche per i cuscini del salotto, ad esempio, ai quali si fa meno caso
- non indossare lenti a contatto fino alla completa guarigione perché potrebbero irritare ulteriormente l’occhio.
Quale collirio scegliere per la congiuntivite acuta?
Il collirio giusto dipende sia dalla natura del problema (i colliri per congiuntiviti virali sono diversi da quelli per la congiuntivite batterica) ma anche dai sintomi che si riscontrano:
- Lacrime artificiali: leniscono i sintomi e favoriscono la lubrificazione dell’occhio. Se hai occhi particolarmente sensibili o in generale secchi chiedi al farmacista che ti darà un collirio con formula senza conservanti
- Colliri antinfiammatori non steroidei: alleviano il rossore e l’infiammazione, ma devono essere prescritti dal medico
- Colliri decongestionanti: utili per ridurre temporaneamente il rossore, ma da usare con cautela e per brevi periodi.
La congiuntivite virale è molto fastidiosa, specialmente per i bambini, ma può essere gestita con poche accortezze e un po’ di pazienza. Identificare i sintomi, distinguere le diverse tipologie e seguire una terapia adeguata sono i primi passi verso una rapida guarigione.