Salute Mentale: conosciamo di che si tratta

condividi su:
1180

Immagine di Freepik

La salute mentale sta (finalmente) diventando parte del discorso pubblico, anche se ancora con approcci contrastanti, che scatenano differenti risposte nell’opinione pubblica.

Se guardiamo al concetto, alla “definizione” di salute mentale, troviamo l’idea di uno stato di benessere generale dell’individuo, non per forza legata all’assenza di patologie mentali, ma proprio all’idea di uno star bene con sé stessi in generale, esser capaci di utilizzare le proprie risorse per affrontare le sfide della vita ed uscirne in modo efficace, rimanendo equilibrati.

Maggio è considerato ormai il mese dedicato alla salute mentale dal 1949, anno in cui la Mental Health America (MHA) istituì questa ricorrenza: quale momento migliore per iniziare ad affrontare questo discorso?

Perché parlare di salute mentale è un primo passo importante

Dicevamo che finalmente la salute mentale entra nel dibattito pubblico perché ancora oggi lo stigma legato a questo argomento è fortissimo: paura del giudizio altrui, vergogna, pregiudizio, stigma dell’incurabilità, sono tutte barriere a una corretta cura, perché chi soffre di un disagio psichico – anche lieve – sarà portato in maniera anche inconscia a ritardare l’inizio della cura, peggiorando solo la situazione. Ecco allora che saper di non essere gli unici a soffrirne, ma anzi che si tratta di una condizione diffusa, può fare la differenza. 

Leggiamo sul sito del Ministero della Salute, in una pagina dedicata proprio alla salute mentale, che «Nella fascia dell’infanzia e adolescenza, studi recenti mostrano come, nel mondo, più di 1 adolescente su 7 tra i 10 e i 19 anni convive con un disturbo mentale diagnosticato. In Europa, tra le patologie rilevate l’ansia e la depressione rappresentano oltre la metà dei casi e il suicidio è diventata la seconda causa di morte fra gli adolescenti fra i 15 e i 19 anni, con 4 casi su 100.000, dopo gli incidenti stradali (5 casi su 100.000).

I costi economici della malattia mentale nei paesi OCSE, compresi gli investimenti nel sistema di salute mentale, i costi della minore occupazione e produttività, sono equivalenti a oltre il 4% del PIL. Vivere con una condizione di salute mentale rende più difficile rimanere a scuola o nel mondo del lavoro, più difficile studiare o lavorare in modo efficace e più difficile rimanere in buona salute fisica

Sono dati che certamente devono far scattare in noi un campanello di allarme, devono ricordarci che parlarne, affrontare questo tema con le persone care che vediamo in difficoltà può essere il primo passo fondamentale per aiutarle.

Ignorando i sintomi, o seppellendoli sotto il tappeto finché possibile, portano soltanto a rendere ancora più difficile la propria vita quotidiana, portando a una sofferenza maggiore. Ben lo esplicita il Ministero della Salute in poche righe: quando si soffre di un disturbo mentale non è possibile proseguire negli impegni della vita come se niente fosse e questo si riflette ovviamente anche sugli aspetti pratici, quindi il lavoro e lo studio, rischiando di portare il soggetto in questione a una situazione di difficoltà anche economica. 

Iniziamo a dare un nome a questi disturbi: li approfondiremo uno per uno nei prossimi articoli. Quelli più frequenti e comuni sono:

  • disturbi d’ansia
  • disturbi dell’umore e depressione
  • disturbo bipolare
  • schizofrenia
  • dipendenze
  • disturbi dell’alimentazione
1180

Immagine di Freepik

A chi rivolgerti per prenderti cura della tua salute mentale?

Dopo averti ricordato che prima si interviene meglio è – per evitare anche la cronicizzazione del problema, tra le altre questioni – abbiamo pensato di indicarti come può avvenire la presa in carico per un disturbo mentale. 

In linea generale, puoi chiedere aiuto in due modi:

  • puoi rivolgerti al tuo medico di base che, dopo una prima valutazione, potrà indicarti la tipologia di visita da effettuare e quindi lo specialista a cui rivolgerti. Con la ricetta del medico potrai quindi accedere a strutture convenzionate con il SSN e prenotare la visita specialistica i
  • puoi contattare un professionista in maniera diretta, scegliendo una visita privata, e fissare un colloquio conoscitivo iniziale. Questa persona ti indirizzerà verso il percorso più utile per te e la tua condizione

Sappi che i professionisti della salute mentale sono più figure, che hanno ruoli e competenze diverse:

  • lo psicologo: è una persona laureata in psicologia, ma non è medico. Ciò significa che non può prescrivere farmaci, ma può fare diagnosi e aiutarti a intraprendere un percorso di riabilitazione se necessario
  • lo psichiatra: diversamente dagli psicologi, si tratta sempre un medico specializzato in Psichiatria. Per questo si occupa dei disturbi mentali da un punto di vista fisico-fisiologico, diciamo “medico” per capirci meglio, ed è colui che prescrive gli psicofarmaci (oltre al medico curante, se necessario)
  • lo psicoterapeuta è uno psicologo o uno psichiatra (quindi può essere un medico oppure no!) che si specializza presso una delle Scuole di Psicoterapia ed è maggiormente orientato alla cura di una psicopatologia