Come Riconoscere e Superare il Raffreddore Primaverile

Salute

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Immagine di garetsvisual su Freepik

Raffreddore primaverile: allergia, sinusite o semplice raffreddore?

Cambio di temperature, pollini che iniziano a imperversare, magari anche un clima un po’ più umido a causa delle fitte piogge: insomma, l’inizio della primavera è un po’ una corsa a ostacoli per la nostra salute.

Tutti questi fattori influiscono sulla nostra salute, che magari è stata già un po’ ballerina questo inverno per il fatto che siamo stati molto tempo in luoghi chiusi, con maggior probabilità di contrarre qualche patogeno.

In base al fattore che più ci colpisce, si scatenano dei raffreddori di “tipo” diverso: vediamo come identificarli e curarli.

Sintomi del Raffreddore Primaverile

Naso che gocciola, oppure del tutto bloccato dal muco, mal di testa, febbriciattola oppure ancora occhi che lacrimano: questi sono solo alcuni dei sintomi che potresti presentare; distinguiamoli in base alle cause scatenanti.

  • Rinite allergica: se tra i tuoi sintomi conti naso che cola, starnuti, testa pesante e/o mal di testa, sensazione di leggera confusione e occhi che lacrimano, si tratta di allergia al polline. È davvero una questione molto comune: si tratta del nostro sistema immunitario che reagisce in maniera eccessiva allo stimolo dati dai pollini dei fiori
  • Sinusite: se invece tra i sintomi principali devi sopportare una certa pressione a livello della fronte, la riduzione dell’olfatto a causa della congestione della mucosa di naso e seni paranasali uniti allo scolo del muco e, infine, un mal di testa più o meno intenso, allora ti trovi nella scomoda condizione della sinusite.
  • “Semplice” raffreddore: muco che cola, naso chiuso, mal di gola e magari un po’ di febbriciattola e debolezza sono i tipici sintomi del raffreddore. Qui la causa è data semplicemente dall’azione di un virus o di un batterio che si scatena nel nostro corpo.

È il tipo di raffreddore ovviamente più semplice da trattare, ma non è mai da trascurare perché può portare a delle complicanze.

Certo, tra le cause del raffreddore in primavera è molto facile guardare alle allergie, più che alle altre cause, perché è il momento in cui c’è il picco delle fioriture, ma non è altrettanto facile gestirle, né curarle. Infatti nessuno sa esattamente perché ci vengono le allergie, anche perché riguardano un numero vasto ma definito di allergeni.

Per di più, a complicare la situazione c’è il fatto che un’allergia non è un fenomeno stabile: capita che con l’adolescenza molte allergie semplicemente scompaiano, mentre altre compaiono inaspettatamente in età adulta.

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Immagine di Drazen Zigic su Freepik

Rimedi al Raffreddore Primaverile

In base alle tipologie di raffreddore bisogna attuare diverse strategie di cura: i sintomi infatti si gestiscono in modo simile, ma arrivare a curare la vera causa è ciò che fa la differenza.

Anche la prevenzione gioca un ruolo importante nel caso del raffreddore: evitare gli sbalzi di temperatura, uscire portandosi dietro una sciarpa nel caso di giornate ventose e semplicemente favorire il ricambio d’aria nei luoghi chiusi sono tre semplici azioni che faranno la differenza.

 

  1. Raffreddore comune: ci sono molti farmaci da banco contro il raffreddore che puoi utilizzare per favorire una respirazione migliore e per gestire mal di testa e altri sintomi.
  2. Chiedi al farmacista di fiducia, che ti consiglierà quale tra gli spray nasali decongestionanti fa al caso tuo; ricorda di usarlo sempre per brevi periodi.
  3. Per facilitare il decorso del raffreddore l’ideale è fare dei lavaggi nasali con acqua fisiologica: se il patogeno è di origine virale si può solo attendere e gestire i sintomi, se è batterica solo in casi estremi si può usare un antibiotico
  4. Sinusite: qui il trattamento deve essere suggerito dal medico curante, perché non è sufficiente gestire i sintomi. Servono infatti farmaci a base di cortisone o antibiotici, uniti sempre ai lavaggi nasali con acqua fisiologica e a impacchi caldi che possono dare sollievo
  5. Raffreddore allergico: qui la partita si gioca su due fronti, il primo è quello degli spray cortisonici, i più utilizzati in caso di allergia, e gli antistaminici orali, che però devono essere usati per brevi periodi e hanno l’antipatico effetto collaterale della sonnolenza. Qui la prevenzione è un discorso complicato: per le allergie ambientali (es. al polline) può aiutare la semplice pratica di indossare la mascherina chirurgica, cosa che invece per altri allergeni non funziona.