Come recuperare la concentrazione quando manca o è poca?

Salute

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Ormai siamo in autunno e dovremmo aver ripreso appieno la routine quotidiana…o forse no? In questo periodo di cambio di stagione, con le giornate che si accorciano e i ricordi delle vacanze ancora vividi, è più facile trovarsi deconcentrati, fuori focus, con i pensieri che vagano.

Ritrovare la concentrazione, per fortuna, non è una questione difficile: segui i nostri consigli pratici e se ne senti il bisogno prova ad assumere gli integratori specifici, magari chiedendo prima consiglio al tuo farmacista.

Poca Concentrazione: le possibili Cause

Dietro le difficoltà di concentrazione si nascondono le situazioni più disparate: si va dalle questioni fisiologiche legate all’età fino ai problemi del tono dell’umore, ma potrebbero esserci anche problemi un po’ più seri, come il burnout. Vediamo insieme le cause principali, partendo dalle più lievi:

  • mancanza di sonno: quando dormiamo male per qualche notte di fila il nostro cervello non ha la possibilità di riprendersi adeguatamente e questo si ripercuote immediatamente sulla capacità di concentrazione
  • avanzare dell’età: man mano che si invecchia, si tende a veder diminuire le capacità di concentrazione. Quando però questa difficoltà desta problemi pratici potrebbe essere il momento di chiedere consulto al proprio medico di famiglia
  • ansia e stress: sono nemici del buon riposo e della concentrazione. Diventa difficile per chi ne soffre fermare la mente su un impegno o una singola attività, portando ad agire in maniera erratica, iniziando un compito senza poi portarlo a termine
  • burnout: chi è arrivato al burnout è talmente sovraccarico di pensieri che non riesce più a mantenere la concentrazione su nulla
  • depressione: in questo caso la mancanza di concentrazione è sintomo di un problema più profondo e vasto.

Come Aumentare la Concentrazione: i consigli pratici

Nei casi più semplici, in cui la mancanza di concentrazione non è legata a una patologia, si può iniziare a cambiare la situazione seguendo delle buone pratiche:

  1. innanzitutto, inizia a introdurre delle pause nel lavoro. Non serve a niente lavorare indefessamente per ore se poi i risultati sono magri perché manca la concentrazione, anzi; fare qualche pausa, alzarsi dalla scrivania e sgombrare la mente aiuta a mantenersi più freschi e attivi
  2. scegli un luogo tranquillo per lavorare o studiare: se fatichi a lavorare in un open space pieno di rumori di fondo oppure tenti di studiare al parco senza risultato, probabilmente è perché i rumori ambientali stimolano nell'organismo la produzione di cortisolo, detto anche “l'ormone dello stress" che rende ancora più difficile mantenere la concentrazione
  3. niente multitasking: ormai è risaputo che ogni distrazione (un’e-mail o un messaggio che arrivano e richiedono la nostra attenzione) comporta una perdita di circa mezz’ora di tempo per ritrovare la concentrazione su ciò che si stava facendo prima
  4. pratica attività fisica: scegli ciò che più ti piace, anche a moderata intensità, dato che aiuta a regolare i livelli di stress e migliora il tono dell’umore, eliminando così dei fattori negativi per la nostra concentrazione
  5. quando si è sopraffatti dalle attività da svolgere, un trucco può essere scrivere un elenco delle attività da fare che ci vengono in mente, in modo che possiamo liberare la mente da quel pensiero, prendendone nota senza però distrarci ricadendo nel multitasking
  6. prova a riorganizzare i tuoi orari: cerca di andare a dormire e svegliarti sempre alla stessa ora, considerando almeno 7-8 ore di sonno
  7. infine, anche la meditazione può essere un’ottima freccia al nostro arco: basta cominciare con 10 minuti di meditazione al giorno per vedere i primi benefici, tra cui sicuramente un miglior livello di concentrazione.

Un altro consiglio molto gettonato – anche se spesso dibattuto tra chi pro e chi contro - è l’utilizzo della musica per concentrarsi. Ci sono infatti due scuole di pensiero: c’è chi non sopporta alcun rumore e vuole silenzio quando deve concentrarsi, e chi invece beneficia della musica proprio per ritrovare la concentrazione perduta. C’è una verità nel mezzo: non tutti i tipi di musica vanno bene, e non per tutte le attività. Ascoltare la musica che amiamo, ad esempio, ci mette di buon umore e ci predispone a fare un’attività con il sorriso, ma se è cantata non può andar bene per eseguire un compito che attiva gran parte del cervello, perché una parte della sua attenzione andrà persa nel seguire le parole della canzone.

Ecco allora che la musica migliore da utilizzare è quella classica o jazz, oppure la musica zen giapponese: l’atmosfera che si crea ascoltando questi generi di musica è rilassante; la musica ci fa da sottofondo e impedisce alla mente di vagare troppo, e quando perdiamo la concentrazione ci permette di recuperarla, portando la nostra attenzione al qui ed ora.


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Quali sono i Migliori Integratori per la Concentrazione?

Per contrastare la fatica mentale e la mancanza di focus sono disponibili molti integratori per la concentrazione, che utilizzano come ingredienti principali alcune sostanze nootropiche (che agiscono sui neurotrasmettitori) o la vitamina B oppure la carnitina, ma approfondiamo:

  • tra le sostanze nootropiche troviamo eleuterococco e radice di rosa: i principi attivi si trovano nelle radici di questi due elementi naturali, conosciuti da sempre come sostanze adattogene. Hanno infatti la capacità di aumentare la resistenza mentale e le difese dell'organismo verso lo stress, e di contrastare l'affaticamento mentale
  • caffeina: anche la caffeina è una sostanza nootropica, conosciuta da tutti per l’effetto energizzante che ha sul nostro cervello
  • vitamina B: le vitamine del gruppo B hanno un ruolo fondamentale nel migliorare la memoria, la chiarezza mentale e i livelli di concentrazione, perché stimolano la produzione di energia fondamentale per le nuove cellule cerebrali
  • un composto della carnitina invece è molto utilizzato in campo neurologico perché permette la sintesi di neurotrasmettitori importanti come l'Acetilcolina, prevenendo l’invecchiamento del cervello e favorendo l’attenzione.