Carenza di Vitamina D e Tiroide: Quali Connessioni?
Data Pubblicazione: 17/10/2022
Data modifica: 20/10/2022
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I livelli di vitamina D sono legati a moltissimi aspetti della nostra salute: forse ne avrai sentito parlare come “vitamina del sole”, dato che viene principalmente sintetizzata tramite l’esposizione ai raggi del sole e nella maggior parte dei casi non è necessario integrarla.
Tuttavia, se abbiamo carenze di vitamina D diventa fondamentale assumere gli integratori quotidianamente: la vitamina D, infatti, è fondamentale in moltissimi processi, dal corretto assorbimento del calcio, al corretto funzionamento del sistema immunitario.
I livelli di vitamina D sono strettamente connessi al buon funzionamento della tiroide, una piccola ghiandola a forma di farfalla, situata nella parte anteriore del collo, appena sotto il pomo d’Adamo. È un organo piccolo, ma fondamentale: regola il metabolismo, il ritmo cardiaco, la temperatura corporea e persino il livello di energia che sentiamo ogni giorno. Per funzionare al meglio, la tiroide ha bisogno di alcuni nutrienti essenziali, tra i quali la vitamina D è un vero pilastro, oltre a iodio e selenio. Vediamo insieme perché è così importante e quali possono essere le conseguenze di una sua carenza.
Cosa succede se manca la vitamina D?
La carenza di vitamina D può essere diagnosticata principalmente attraverso gli esami del sangue: non ci sono sintomi più o meno evidenti da tenere in considerazione, proprio perché la sua azione riguarda tutto il corpo. Normalmente, i valori adeguati di vitamina D sono compresi tra i 30 e i 100 ng/ml: si considera quindi insufficienza un valore tra 20 e 30, carenza un valore al di sotto di 20 e grave carenza per valori inferiori a 10.
Quando i livelli di vitamina D sono bassi, oltre a una cattiva salute delle ossa, possiamo andare incontro a diversi problemi per la nostra tiroide:
- Un sistema immunitario meno efficiente: la vitamina D contribuisce a regolare le risposte immunitarie. La carenza di vitamina D è associata allo sviluppo di malattie autoimmuni come la tiroidite di Hashimoto, una delle principali cause di ipotiroidismo
- Disordini nella produzione ormonale: livelli insufficienti di vitamina D possono interferire con la sintesi e il corretto rilascio degli ormoni tiroidei.
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I principali problemi della tiroide
Le patologie tiroidee, come dicevamo, non sono sempre semplici da identificare, dato che non presentano sintomi specifici cui riferirsi per la diagnosi. Ancora, è utile sapere che le donne sono colpite da patologie tiroidee molto più frequentemente degli uomini, addirittura da 5 a 10 volte, con un trend in continua crescita negli ultimi anni.
1. Ipotiroidismo: quando la tiroide produce ormoni in quantità insufficiente
La produzione ormonale ridotta determina un rallentamento dei processi metabolici dell’organismo che in una fase iniziale non si manifesta con sintomi evidenti ma, se non trattata, può comportare conseguenze serie per la salute. I sintomi più comuni includono:
- Affaticamento persistente
- Aumento di peso non giustificato
- Sensazione di freddo, anche quando gli altri sentono caldo
- Pelle secca e capelli fragili
Le cause sono molteplici: dalla carenza di iodio alla tiroidite di Hashimoto, ma anche una carenza di vitamina D può essere un fattore aggravante.
2. Ipertiroidismo: quando la tiroide accelera
In questo caso, all’opposto dell’ipotiroidismo, la tiroide lavora troppo producendo un eccesso di ormoni. Questo può causare:
- Perdita di peso improvvisa
- Palpitazioni e ritmo cardiaco accelerato
- Nervosismo e irritabilità
- Sudorazione eccessiva
Tra le cause più comuni ci sono la malattia di Graves, una patologia autoimmune che molto spesso è ereditaria, e i noduli tiroidei. Anche in questo caso, il ruolo della vitamina D è fondamentale per mantenere l’equilibrio.
3. Noduli tiroidei
I noduli sono masse che si sviluppano all’interno della tiroide: molto spesso si tratta di tumori benigni o adenomi, ma in alcuni casi possono essere maligni; pertanto, un monitoraggio regolare è essenziale per individuare eventuali problemi precocemente.
Questo tessuto anomalo produce ormoni tiroidei anche senza la stimolazione dell’ormone competente, poiché sfugge ai meccanismi che di solito controllano la tiroide.
Mantenere un adeguato livello di vitamina D è cruciale
Come abbiamo visto, la vitamina D è coinvolta in molti processi fondamentali per il nostro organismo ed è un alleato insostituibile per la tiroide.
Ci sono diversi modi per garantire un buon apporto di vitamina D:
- Esponiti al sole: bastano 15-20 minuti al giorno con braccia e viso scoperti per stimolare la produzione di vitamina D nella pelle
- Segui una dieta ricca di vitamina D: Pesci grassi come salmone e sgombro, uova e latticini fortificati sono ottime fonti
- Valuta l’uso di integratori: se l’esposizione al sole e la dieta non bastano, bisognerà utilizzare un integratore di vitamina D. Per definire quale integratore e il corretto dosaggio consulta il tuo medico: ti prescriverà i giusti esami del sangue e monitorerà il tuo stato di salute.
Prendersi cura della tiroide e assicurarsi che il corpo riceva il giusto apporto di vitamina D sono due passi semplici ma fondamentali per vivere una vita sana e piena di energia. Se hai dubbi, non esitare a parlare con il tuo medico o farmacista di fiducia: insieme potrete trovare la soluzione migliore per te!