Bronchite acuta: la malattia respiratoria legata all’inquinamento
Data Pubblicazione: 17/10/2022
Data modifica: 20/10/2022
Immagine di freepik
Tosse persistente, senso di oppressione e qualche linea di febbre? Si tratta della fastidiosa bronchite acuta.
La bronchite acuta è una patologia respiratoria molto comune, che colpisce adulti e bambini, specie durante la stagione invernale. Si tratta di un’infiammazione dei bronchi, i canali che trasportano l’aria da e verso i polmoni, provocata da un’infezione virale (più raramente batterica), ma anche da smog, fumo e inquinamento.
Vediamo insieme cos’è esattamente la bronchite acuta, come si distingue dalla bronchite cronica e quali sono i sintomi, la durata e le terapie utilizzate.
Che cos’è la bronchite acuta e come si prende?
La bronchite è un'infiammazione della mucosa delle vie aeree, in particolare dei bronchi (infatti la definiamo bronch-ite) che trasportano l'aria dalla trachea ai nostri polmoni. Nella maggior parte dei casi, come dicevamo, è causata da un’infezione virale: spesso i bronchi non sono i primi tessuti colpiti, ma questa patologia si verifica a seguito di un comune raffreddore o di un’influenza, quando il virus si diffonde ai bronchi e provoca un’irritazione delle mucose che li rivestono.
A volte, tuttavia, la bronchite acuta può anche essere causata da altre sostanze irritanti per le nostre mucose, come fumo e inquinamento atmosferico, che portano ugualmente all’infiammazione dei bronchi.
La bronchite si verifica più frequentemente nel periodo freddo dell’anno, non tanto per il freddo in sé, ma perché questo ci spinge a trascorrere più ore in ambienti chiusi, con meno ricambio d’aria e quindi maggior possibilità di contrarre l’infezione. La bronchite acuta infatti è molto contagiosa e può essere trasmessa da una persona all’altra per via aerea, attraverso piccole gocce di saliva emesse con starnuti, tosse o anche con il semplice parlare.
Che differenza c’è tra bronchite e bronchite acuta?
Bronchite acuta e cronica sono due patologie molto diverse per cause e, soprattutto, decorso della malattia: la bronchite acuta, come spiega il nome, riguarda un episodio acuto, cioè che ha una breve durata nel tempo con un picco e una conclusione; si tratta infatti di un’infiammazione che dura al massimo qualche settimana e tende a risolversi spontaneamente.
La bronchite cronica, invece, è una forma di bronchite molto più grave e che porta a conseguenze serie per la salute di chi ne soffre. Questa patologia è causata dall’esposizione a lungo termine al fumo di sigaretta, a inquinanti atmosferici oppure a sostanze chimiche volatili per un lungo periodo di tempo (ad esempio per questioni lavorative). Se non vengono eliminate le cause che scatenano l’irritazione dei bronchi, prima tra tutte il fumo, la bronchite è destinata a restare e peggiorare, fino addirittura a causare la broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO) con sintomi persistenti, come tosse con produzione di catarro, difficoltà respiratorie e infezioni ricorrenti.
Immagine di freepik
Bronchite acuta: quali sono i sintomi per riconoscerla
Tornando invece alla bronchite acuta, vediamo insieme quali sono i sintomi tipici:
- tosse persistente, inizialmente secca e irritante, che può poi evolvere in tosse grassa con produzione di catarro nei giorni successivi
- sensazione di oppressione al torace, specialmente mentre si tossisce
- respiro sibilante o addirittura difficoltà respiratorie
- febbre di intensità moderata, soprattutto nei casi di infezione virale.
Questi sintomi possono inizialmente essere confusi con quelli di altre infezioni respiratorie, come la polmonite: è importante rivolgersi al proprio medico, che effettuerà tutti gli esami diagnostici necessari per escludere altre patologie o complicanze e così iniziare la cura.
Quanto dura la bronchite acuta?
La bronchite acuta ha una durata variabile, ma nella maggior parte dei casi si risolve entro una o due settimane. Ciò che influisce sulla durata del decorso sono fattori quali:
- l’età
- lo stato di salute generale
- presenza di condizioni come l’asma o altre malattie respiratorie preesistenti.
I bambini, gli anziani e i pazienti fragili potrebbero richiedere più tempo per guarire completamente.
Nonostante la bronchite acuta sia autolimitante, la tosse può persistere a lungo perché i bronchi potrebbero impiegare più tempo a recuperare completamente dall’infiammazione. È importante allora non sospendere eventuali terapie senza il parere del medico e continuare a osservare le norme igieniche per evitare ulteriori infezioni.
Come curare la bronchite acuta?
Riposo e idratazione
Dato che si tratta di una malattia autolimitante non servono grandi cure, ma sicuramente è importante dare tempo al corpo di recuperare. Uno dei rimedi principali quindi è il riposo: non sforzarti troppo e dedica il giusto tempo alla guarigione. Anche l’idratazione è fondamentale: bevi molta acqua, tisane calde o brodi per fluidificare il muco, facilitando la sua espulsione e riducendo l’irritazione.
Farmaci per alleviare i sintomi
- Antinfiammatori: possono aiutare a ridurre febbre, mal di gola e dolori muscolari
- Sedativi per la tosse, da utilizzare solo su indicazione del medico, possono essere utili per calmare la tosse secca e irritante, soprattutto prima di dormire.
- Mucolitici e fluidificanti sono talvolta consigliati quando è necessario favorire l’espulsione del catarro, riducendo la congestione delle vie respiratorie.
- Gli antibiotici non sono quasi mai utili trattandosi perlopiù di infezioni virali, ma saranno consigliati in caso di infezione batterica.