Cosa è l'antibiotico-resistenza e come evitarla

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L’antibiotico resistenza è uno dei temi più rilevanti di discussione in ambito di sanità pubblica, perché influisce non solo sulla salute del singolo, ma dell’intera comunità di cittadini. In parole semplici, l’antibiotico-resistenza si verifica quando i batteri diventano resistenti agli effetti degli antibiotici, quindi più difficili da curare se non, addirittura, impossibili da trattare. Spesso ne abbiamo parlato: tra i nostri consigli, molte volte, vi abbiamo indicato di non assumere antibiotici se non dietro espresso parere medico, perché se assumere un antibiotico a sproposito è inutile, quando iniziano a essere molte le volte in cui lo facciamo, rendiamo il nostro corpo sempre più resistente a questi farmaci fondamentali.

Approfondiamo meglio l’argomento e, soprattutto, impariamo come fare a scongiurare questo rischio.

Cosa si intende per antibiotico-resistenza?

Gli antibiotici sono una classe di medicinali fondamentale perché inibiscono la crescita o eliminano i batteri che causano infezioni nel nostro organismo: sicuramente ne avrai assunto più di uno nel corso della vita. Molte volte, però, vengono assunti a sproposito: magari per una leggera influenza, avendo ancora la scatola di antibiotico in casa, pensando di eliminare velocemente il problema, ma non è affatto la strada giusta da seguire.

Proprio a causa dell’uso scorretto o eccessivo di questi farmaci, alcuni batteri sviluppano la capacità di adattarsi agli effetti degli antibiotici, diventando così resistenti alla loro azione: questo è un bel problema, perché quando si assume l’antibiotico per contrastare i batteri che causano un’infezione, il farmaco non sarà più in grado di compiere la sua azione, risultando inutile.

Il problema è tanto grave e diffuso che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha più volte segnalato l’antibiotico-resistenza come una delle principali minacce per la salute globale, sottolineando l’urgenza di adottare misure concrete per contrastarla. Nel portale dell’OMS dedicato all’antibiotico-resistenza troviamo molte informazioni a riguardo e le campagne di sensibilizzazione attivate negli anni, tra cui il progetto della Settimana Mondiale di Sensibilizzazione sugli Antibiotici, che si svolge ogni anno.

Perché si sviluppa l'antibiotico-resistenza? Quali sono le cause?

È interessante sapere che l’antibiotico-resistenza non riguarda solo un singolo batterio, ma può diffondersi a livello di popolazioni batteriche. Come ben spiega questo articolo dell’Istituto Superiore di Sanità “Un recente studio pubblicato nel 2022 ha stimato la mortalità globale associata a 33 specie batteriche considerando 11 sindromi infettive. Questo studio stima che nel 2019 si sono verificati 13,7 milioni di decessi per infezioni a livello globale, dei quali 7,7 milioni associati alle 33 specie batteriche sia sensibili che resistenti agli antibiotici. I risultati mostrano che più della metà dei decessi sono stati causati da cinque principali batteri patogeni quali Staphylococcus aureusEscherichia coliStreptococcus pneumoniaeKlebsiella pneumoniae e Pseudomonas aeruginosa. Questi batteri erano associati al 13,6% di tutti i decessi a livello globale e al 56,2% di tutte le morti per sepsi nel 2019. In particolare, lo S. aureus è stato associato a più di 1 milione di morti.”

È vero che l’antibiotico-resistenza è un fenomeno che si verifica in maniera fisiologica, dato che, in determinati casi, dobbiamo necessariamente usare questi farmaci, ma l’uso inappropriato degli antibiotici accelera enormemente questo processo. Vediamo allora quali attività umane causano l’accelerazione dell’antibiotico-resistenza:

  1. Uso eccessivo di antibiotici: come dicevamo, se gli antibiotici vengono utilizzati in modo non appropriato (l’esempio principe è quando vengono utilizzati per infezioni virali come il raffreddore o l’influenza, su cui non hanno alcun effetto)
  2. Uso improprio degli antibiotici: interrompere prematuramente il trattamento, ad esempio quando si inizia a stare meglio, può favorire la sopravvivenza di batteri resistenti. Questi batteri possono poi moltiplicarsi, causando un'infezione più difficile da trattare
  3. l’uso degli antibiotici negli allevamenti: specialmente negli allevamenti intensivi, per accelerare la crescita degli animali e prevenire le malattie, si usano in modo eccessivo gli antibiotici, creando una minaccia per la salute sia degli animali che della nostra.
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Quali sono le conseguenze dell'antibiotico-resistenza sulla salute?

L’antibiotico resistenza ha conseguenze significative sulla salute del singolo paziente ma anche sui sistemi sanitari in generale.

  • Le infezioni causate da batteri resistenti sono più difficili da trattare: nei casi ancora trattabili, richiedono l’uso di farmaci più costosi e potenti, e sicuramente comportano un periodo di cura più lungo. Per il singolo paziente il rischio è quello di complicazioni, mentre per i sistemi sanitari quello di maggiori costi da sostenere e di continuo e rapido peggioramento della situazione
  • Nei casi più gravi, l’infezione può portare anche al rischio di lunghe ospedalizzazioni o addirittura la morte: questo riguarda soprattutto le persone con un sistema immunitario debole, quindi anziani, neonati e pazienti con patologie croniche.
  • Questo fenomeno mette a rischio anche gli interventi chirurgici: per prevenire infezioni sono utilizzati molto spesso gli antibiotici; se questi diventano inefficaci e quindi inutilizzabili, c’è il rischio di rendere impossibili gli interventi 

Come evitare l’antibiotico-resistenza

Per prevenire la diffusione dell’antibiotico resistenza, è fondamentale adottare una serie di misure a livello individuale, comunitario e globale. Ecco alcune strategie chiave:

  1. Fare un uso prudente di antibiotici è l’azione principale da compiere per prevenire la diffusione dell’antibiotico-resistenza: da un lato i medici è bene che si attengano strettamente alle linee guida, dall’altro, i pazienti, devono rispettare rigorosamente le indicazioni ricevute, applicandole senza fantasia. Questo vale anche se ci si sente meglio dopo pochi giorni di terapia: bisogna comunque completare l’intero ciclo prescritto per debellare completamente la presenza dei batteri
  2. Seguire le buone pratiche di igiene: questo vuol dire lavare frequentemente le mani, ma anche fare attenzione all’igiene alimentare, cuocendo e conservando correttamente i cibi
  3. Promuovere la ricerca e lo sviluppo di nuovi farmaci: è ormai diventato necessario sviluppare nuovi antibiotici e terapie alternative
  4. Educazione e sensibilizzazione: se non c’è informazione, non c’è consapevolezza. Le campagne di sensibilizzazione, come quella dell’OMS, sono importanti perché permettono di responsabilizzare il singolo cittadino, promuovendo comportamenti adeguati.